domenica 8 gennaio 2017

Scrivere il Tango: primi passi nella Gabonotation

Può sembrare superfluo introdurre un sistema di notazione che permetta di scrivere i movimenti del tango. 
Di fatto, nessuno lo usa. 

Invece, secondo me, si tratta di uno strumento didattico utilissimo, poiché consente di tenere traccia dei contenuti che mano a mano vengono appresi a lezione e, volendo, di riprenderli ogni volta che si vuole per un ripasso. Per chi ama preparare esibizioni, poi, la possibilità di scrivere le coreografie dovrebbe a mio parere risultare molto interessante. 

Ho chiamato il mio sistema GaboNotation, ma confesso subito che si tratta del perfezionamento (secondo me) di un sistema inventato dal matematico-informatico-tanguero tedesco Manuel Bodirsky, una quindicina di anni fa, e pubblicato nel 2004 sul n° 3 della rivista "Tangodanza". A lui, quindi, il mio doveroso riconoscimento della giusta intuizione iniziale!

La GaboNotation soddisfa alcuni requisiti fondamentali, in quanto  si tratta di un sistema:
- Facile: chiunque può impararlo velocemente
- Chiaro: fornisce tutti gli elementi fondamentali, senza inutili fronzoli
- Completo: qualsiasi movimento, passo o coreografia può essere tradotto in forma scritta
- Integrato: la notazione può essere scritta in parallelo allo spartito musicale, sullo stesso foglio
- Specifico: la notazione si applica specificamente al tango, cioè a un ballo di coppia in cui un leader e un follower eseguono movimenti distinti, ma strettamente coordinati; niente a che vedere con i sistemi in uso per la danza classica (Labanotation, Benesh Movement Notation, ecc,)
- Flessibile: adatto a ogni stile di tango
- Espressivo: la notazione fornisce informazioni anche sulla "dimensione" dei movimenti (si veda più oltre).

Da dove partire? Direi dalla cosa più elementare: lo stare fermi in piedi. In GaboNotation si scrive così:




Abbiamo un rigo formato da tre linee orizzontali e un puntino nero posizionato sulla linea centrale. Tutto qui. Possiamo immaginare che il puntino nero sia la schematizzazione della posizione del ballerino visto dall'alto, mentre sta fermo e a piedi uniti. 

Nel post "Il tango è camminare abbracciati" vi avevo suggerito un piccolo esercizio da svolgere a piedi uniti, così da sviluppare l'equilibrio statico e correggere la postura.  Adesso vi insegno come potreste scriverlo su un quaderno di appunti, dove potrete cominciare a riunire tutti i movimenti che un principiante deve riuscire a padroneggiare prima ancora di pensare a ballare un tango.


Come vedete, ho scritto un doppio rigo e su di esso ho posto, allineati in verticale, due puntini neri. Questa notazione rappresenta la coppia di ballerini, abbracciati, uno di fronte all'altro, fermi e a piedi uniti. Il rigo superiore è riservato al leader (spesso l'uomo), cioè a chi guida e propone i passi da compiere. Il rigo inferiore è riservato al follower (spesso la donna), cioè a chi ascolta e reagisce alla guida ricevuta.

Se volessimo tradurre la notazione in modo più pittorico, disegnando le impronte dei due ballerini, otterremmo il seguente disegno:


Abbiamo così imparato la nostra primissima notazione di tango. Ogni volta che introdurrò un movimento nuovo, vi introdurrò anche la corrispondente scrittura in GaboNotation. Così non farete indigestione!

Alla prossima

Gabriel

1 commento:

  1. Ciao. Complimenti per la lucidità e accuratezza dei tuoi appunti. Ti ho trovato perché mi sono messo anche io a creare un sistema di notazione del tango.

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